venerdì 13 aprile 2007

VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO...




Mi sono sempre chiesto chi sono e cosa fanno I NOSTRI rappresentanti studenti.
Veleggiando e navigando nei meandri del faculty web mi sono imbattuto in un link per scaricare uno spot elettorale dello student office (elezioni 2006).
Dopo essermi sorbito 13 minuti dell'indescrivibile ne ho magicamente trovata (su YouTube) una versione ridotta a circa 2' e 15" che potete visionare qui sotto.




Ci sono alcune cosette che dopo la visione del video nascono spontanee:

  1. Le prese elettriche sembrano la priorità in palafitte...MA LE PRIORITA' NON DOVREBBERO ESSERE LA SICUREZZA STRUTTURALE DELL'EDIFICIO...LE FALLE NEL SOFFITTO DA DOVE SGORGA AD OGNI TEMPORALE FONTE D'ACQUA DIVINA...LE MANIGLIE ROTTE DELLE FINESTRE...L'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE CHE PUNTUALMENTE NON FUNZIONA CORRETTAMENTE NE' D'ESTATE NE' D'INVERNO?
  2. il parcheggio per i motorini adiacente ai gazeboo esisteva e veniva usato a questo scopo già da tempo, sono solo state aggiunte le strisce per terra...
  3. AULE STUDIO ???!! ç°é*^triccheballacche** Alle origini esisteva SOLO l'aula studio E2B (aula bianca) poi fu aggiunta un'aula nei pressi dell'attuale BILAB, totale 2 aule studio. Adesso esiste sì l'aula 04 (ex lab di idraulica) ma è stata soppressa quella nei pressi del BILAB, totale SEMPRE e SOLO 2 aule studio.Come prima.
  4. SERVIZIO AULE LIBERE. Sulla carta o su web sembra tutto ok, peccato che se arriva un docente che non ha prenotato l'aula ma a suo dire deve farci esame, ti sbatte fuori e anche in malo modo !!
Per concludere:
meditate cari colleghi studenti-elettori... meditate.
Dopo aver meditato, se c'è qualcosa che non vi torna o ritenete siano altre le necessità andate a batter cassa AI NOSTRI CARI RAPPRESENTANTI, sono stati eletti anche per questo.

Buon week end.

MA PERCHE' SON SEMPRE L'ULTIMO A SAPERE LE COOOOSSEEE...MIIIIIII



Ci lamentiamo sempre che i canali di comunicazione fra imprese e università sono inesistenti, e quando ci sono non vengono debitamente pubblicizzati. C.v.d (ndr: come volevasi dimostrare) ciò si è verificato anche oggi e ne ho le prove! Esiste un Challenge, dedicato a studenti di tutte le facoltà d'Italia, per misurare le capacità di gestione manageriale. Tale challenge GMC viene organizzato in contemporanea in 24 paesi, ed esiste da 28 anni. Dal 1980, anno della sua fondazione, al GMC hanno preso parte oltre 350.000 fra studenti e manager. Purtroppo però la scadenza delle adesioni per le aziende è fissata per venerdì 13 aprile: oggi. Ma è mai possibile che con tutti i Rappresentanti di Istituto, le Associazioni studentesche, Docenti e para-docenti non sia stata pubblicizzata da nessuna parte?! Esitono bellissimi mezzi di comunicazione/documentazione che si chiamano newsletter e forum ma anche lì niente (almeno io non ne ho trovato traccia). Che ci sia lo zampino di qualcuno?! C.p.d (ndr: chi può dirlo) vi posto il sito in questione e vedrete che tutti noi abbiamo perso una grande possibilità; l'unica consolazione è che, l'anno prossimo, vi protremmo partecipare (almeno chi è interessato) . Guardando l'albo dei detentori del titolo ho notato che i migliori sono gli ingegneri Gestionali...ma di altre facoltà, solo perchè ancora non hanno avuto a fare con quelli di BOLOGNA! Segnatevelo da qualche parte sul calendario dell'anno prossimo, perchè io il prossimo anno ho intenzione di provarci... in bocca al lupo colleghi Mutanti!!!

http://www.globalmanagementchallenge.it/


giovedì 12 aprile 2007

PUBBLICITA' REGRESSO

Quale immagine hanno gli ingegneri nel mondo esterno (al di fuori della fuckoltà)
ve lo siete mai chiesto?
Pensando ad un ingegnere, probabilmente, un tempo ai più sarebbe venuto alla mente il poliedrico Leonardo da Vinci, ad altri italioti forse l'ingegner Malerba, il primo astronauta italiano ad andare nello spazio nel 1992, a pochissimi il semisconosciuto (alle masse) Jack Kilby, il padre del microchip, insignito anche del premio Nobel (istituzione fondata da un altro ingegnere, Alfred Nobel).
Scorrendo Wikipedia leggo: "Il termine ingegnere risale all'alto medioevo ed ha la sua etimologia nel latino ingenium, col suo duplice significato di congegno e capacità mentale"

Sì, ma... al giorno d'oggi?
Fino a qualche anno fa erano famosi ingegneri Luciano De Crescenzo ("filosofo" e scrittore nonchè cineasta e trombatore), Stefano Belizari (noto col nome d'arte di Elio del gruppo Elio e le Storie tese) o Rowan Atkinson (Mr Bean) laureato in Ingegneria Elettronica alla Newcastle University e alla Oxford University... non male, non c'è che dire....
adesso però si sono toccate vette inimmaginabili e la "nostra" popolarità la dobbiamo a un essere mediatico informe battezzato dalla Gialappa "orsacchio", l'ingegnere di ferro, che ha serie possibilità di assurgere al ruolo di stereotipo di ingegnere degli anni 2000. Guardare (e poi piangere) per credere...



THE FLOODLIGHT'S CEMETARY (Il Cimitero dei proiettori)


Quando ero giovane, bello, aitante e intelligente (ora che son vecchio tutte le qualità son scemate) i docenti più tecnologicamente avanzati erano soliti fare lezioni con questo nostro sconosciuto: IL PROIETTORE!
I Decani ne cantavano le lodi, gli studenti li stramaledivano e li pagavano con i soldi delle TASSE.
Oggi, voi giovani sulla via della MUTAZIONE, avete proiettori digitali di ultima generazione, che generano fasci di luce multicolori, utili per far apprendere ai vostri N¤URONI le difficili e a volte noiose lezioni. Ma anche questi son pagati giustamente con i soldi delle tasse universitarie. Ma che fine hanno fatto tutti quei bei proiettori di una volta?!
La risposta è nella foto! Sono finiti magicamente al cimitero. Tale luogo è ubicato fuori dal Bar di Ingegneria

IL SACRO GRAAL


Il Sacro Graal, differentemente da quello che molti credono, non è la Donna (o meglio quello che ella ha fra le cosce!!)

( ndr: se non hai letto "il codice Da Vinci" ti consiglio di farlo )

Esso è realmente una coppa, un calice che è appartenuto a Cristo, ma solo durante il suo periodo di Tabagismo (periodo adolescenziale; di cui i vangeli non parlano perché già allora si era a conoscenza del malattie derivanti dal fumo e così, anche allora sui pacchetti di sigarette, era riportata la scritta: "il fumo uccide"...è meglio dare retta agli avvisi!! ).

(ndr: purtroppo chi scrive fuma troppo e male...e queste sono le conseguenze :-) )

Dove sia custodito nessuno lo sa, ma io ho la mia balzana e insana HP. E' stato nascosto negli anni Trenta da Giuseppe Vaccaro (l'architetto bolognese che ha realizzato il progetto della nostra Fuckoltà) all'interno dell'edificio fino a poco tempo fa.

Invano hanno provato a camuffarlo ricreandone varie copie poi sparse davanti agli ingressi, ma solo è l'originale e ne ho le prove!

Per finire chiudo dicendo:
"NON LO SO, PERÒ C'HO RAGIONE...E I FATTI MI COSANO"

LA PAPPA E' UNA COSA SERIA


Visto che è ormai l'ora di pranzo perchè non parlare di cibo ?
Le giornate si allungano, il Sole ci scalda e i pensieri volano lontani a terre bagnate dal mare...
...Valencia, quindi PAELLA !!
Di seguito vi posto la ricetta della vera paella valenciana e il modo di preparala.

Ingredienti per 4 persone: 350 g. di riso a grana lunga (tipo Carolina o Patna), 300 g. di gamberoni imperiali, 4 scampi, 300 g. di calamari (o seppie) , 200 g. di pomodori rossi , 1 cipolla, 1 spicchio di aglio tritato, 1 piccolo peperoncino tritato, 1 peperone verde, 1 peperone rosso, 150 g. di piselli (peso netto), 3 limoni tagliati a fettine poi divise a metà, 1 bustina di zafferano, 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale.

Arrostite nel forno il peperone rosso intero senza nessun condimento finché la pellicola non è quasi carbonizzata, spellatelo, tagliartelo a striscioline e riservatelo.
Lessate i gamberoni e gli scampi per 5 minuti in acqua salata bollente e tenete da parte in caldo con l'acqua di cottura.
Mettete sul fornello una teglia o un'ampia padella adatta ad andare in forno, versatevi l'olio e fate rosolare la cipolla tagliata a fette sottili. Quindi unite i calamari puliti e tagliati a tocchetti ( o seppie si desidera un gusto più delicato), il peperoncino, i pomodori pelati e tritati, il peperone verde tagliato a striscioline, l'aglio tritato, i piselli e fate cuocere per 10 minuti. Aggiungete lo zafferano, il riso e farlo tostare per 5 minuti. Quindi coprite con l'acqua di cottura dei crostacei e infornare a 230 gradi per 15 minuti. A fine cottura guarnite con gli scampi, i gamberoni, le striscioline di peperone rosso e le mezze fette di limone.

Buon appetito !

VADEVIAEKUL PER LO STUDENTE



Non so quanti di voi abbiano la voglia e il tempo di leggere le mille brochure che la Nostra Fuckoltà ci propina.

Sono ottimo materiale per farsi quattro “risate” in compagnia e così farò con tutti voi:

E’ giunto alla mia mano il “Vademecum per lo studente 2007-2008”. (grazie FOX)

Sfogliando le prime due pagine leggo le seguenti parole:

“Con le finestre a nastro le linee orizzontali, contrastate dalla brusca verticalità della torre, il complesso nell’area di Villa Cassarini a Porta Saragozza è stata la prima opera qualificata di architettura moderna della città di Bologna. Progettata nei primi anni Trenta dall’Ingegnere Giuseppe Vaccaro, ha interrotto la consuetudine di imitare l’antico nell’illusione della coerenza espressiva. Un grande edificio funzionale alle esigenze di studio e ricerca, con una torre in mattoni rossi a ricordare Bologna, omaggio dell’Ingegnere alla sua città.”

Le mie impressioni: Edificio di chiara architettura neoclassica, per non dire fascista. Ubicato lontano dal centro, come per tenerci lontano dai vizi della vita cittadina. Continua dicendo:

“ In questo complesso si è svolta l’attività della Facoltà negli ultimi settanta anni.”

Mi sale subito un dubbio: ma c’è mai stata attività di ricerca in questa facoltà? Perché, anziché di riempirci di volantini inutili, non promuovono la loro attività di ricerca proprio a coloro che sono interessati in prima persona (in altre parole noi studenti). Mi pare che l’unica attività di ricerca effettivamente svolta negli ultimi settanta anni sia il reclutamento di nuovi MUTANTI. E poi:

“ E qui continueranno ad operare alcuni dipartimenti e corsi di studio della Facoltà.”

Cosa?! Ci vogliono spostare?! Ma perché ?!Andiamo avanti…

“Col tempo le esigenze cambiano, soprattutto in una Facoltà che fa della ricerca scientifica il suo punto di forza. L’ampliamento degli spazi moltiplicherà le ricerche, le scoperte e le innovazioni. E renderà la Facoltà di Ingegneria centro di un crocevia di spazi pubblici, con laboratori e aule funzionali al fianco di nuclei abitativi, esercizi commerciali e luoghi di ritrovo. Il nuovo polo della Facoltà di Ingegneria occuperà ben 50.000 metri quadrati. Progettato dopo un concorso internazionale, il complesso accoglierà l’aula magna, gli uffici di presidenza, la bibblioteca della Facoltà, aule e dipartimenti. Alcuni di questi ultimi saranno ospitati nell’edificio progettato dall’architetto newyorkese Richard Meier.”

Sempre le solite parole di contorno, ma il succo è semplice: ebbene sì, ci sposteranno! (O meglio vi sposteranno, perché chi scrive è quasi verso la luce; la fine del tunnel è vicina!) Sappiate che il quartiere in questione è totalmente lasciato a in balia di se stesso! Un’area che dal nuovo insediamento trarrà notevoli vantaggi, vedi l’apprezzamento delle case e degli affitti! Ma alla fine chi paga tali affitti e tali case sono sempre gli stessi: gli studenti! Cominciano le beffe:

· La probabilità d’avere lezioni in una struttura, per poi trasferirsi nell’altra, e tornare infine alla base sono alte; (Penserete che sia frutto di una mente malata) ma è successo e succederà ancora (purtroppo)! Per chi possiede un mezzo proprio si ritroverà in balia del traffico, di Sirio, di Star, di AutoVelox, di TeleLaser, ecc… per rimpinguare le tasche del comune.

· Nei 50.000 metri quadrati il parcheggio dov’è?! Nella ricostruzione virtuale non si vede, nel plastico neanche! Spero vivamente che sia sotterraneo come in Piazzo VIII Agosto, ma soprattutto che sia gratuito a tutti coloro presentano il tesserino universitario e facenti parte della facoltà di ingegneria! Se così non fosse, avremo pagato uno dei più grandi architetti del momento fior fior di milioni di N€URONI, per un progetto incompleto! Sorge sempre il dubbio che NON SI VOGLIA RIEMPIRE DI MULTE PER DIVIETO DI SOSTA GLI STUDENTI IN ACCORDO CON A.T.C. BOLOGNA E POLIZIA MUNICIPALE!!!

· Chi utilizza i mezzi pubblici non può scappare dalle grinfie di A.T.C. BOLOGNA. L’abbonamento lo deve sempre e comunque acquistare! Anche se questa soluzione è la migliore.

La macchina per fare soldi è pronta, e chi paga purtroppo siam sempre noi POVERACCI!

La costruzione del Campus Universitario è necessaria, solo se viene garantito a tutti gli studenti un alloggio gratuito. Sono d’accordo che anche Bologna abbia il suo Politecnico, ma che non diventi BOLOGNA LADRONA

Invito tutti voi a leggere le cagate che son state scritte sui CORSI DI LAUREA TRIENNALE E SPECIALISTICA E LASCIARE UN COMMENTO.

mercoledì 11 aprile 2007

COFFEE (SLOT) MACHINE DI FACOLTA'


Stamani avevo bisogno di un caffè, sono andato per prendermelo in uno dei tanti distributori sparsi per la facoltà.Ho inserito i miei 30 cents, selezionato IL caffè e ho atteso...
Aspetta che t’aspetta, campa cavallo che l’erba cresce, pigia qua, pigia là…Nulla.
Morale: la macchinetta infernale si è pappata i MIEI soldini !!
Penso sia capitato almeno una volta a chiunque.

Che fare ? Dopo 5 min di imprecazioni la mente da ingegnere ha iniziato a frullare.
  1. Prendo un piccone e sodomizzo il marchingegno…Naaaa, poi rischio di dover risarcire i danni.
  2. Telefono alla ditta che gestisce la baracca e pretendo un rimborso, bravo! Mi faccio due conti, lo scatto alla risposta, il tempo per spiegare la questione e il mio gestore di telefonia mi succhia l’equivalente di 2-3 caffè. Non ne vale la pena.
  3. Bloggo l’accaduto? Esatto!

Sto scrivendo e mi s’illumina nel capoccione l’idea giusta, una possibile soluzione, ecco qua:
il primo malcapitato/a al quale vengono “rubati” i soldi deve fare in modo di tramandare ai posteri del malfunzionamento dell’apparecchio, ma non con tradizione orale, bensì con la parola scritta, (verba volant scripta manent direbbe qualcuno) mi spiego,
-prendere un foglio
-scriverci sopra un messaggio che faccia intendere che il distributore non va, del tipo
hai soldi da buttare? Inseriscili qui.
Tenta la fortuna alla slot machine
inserisci i soldini ma non so se erogherò la bibita scelta
o più semplicemente il distributore è malfunzionante
-Attaccarlo sulla macchinetta con un po’ di nastro adesivo.

Questo sarà un gesto di solidarietà nei confronti degli altri e contribuirà ad aumentare l’efficienza della manutenzione dei distributori da parte della ditta che li gestisce.

Che ne dite?